La risposta è sì! Sono previsti esoneri contributivi per le imprese che hanno contribuito a promuovere la parità di genere nel lavoro e si sono certificate. I chiarimenti li ha dati l’Inps di recente con il messaggio n. 2884 del 13 agosto.
Nella comunicazione l’Istituto specifica quali siano i requisiti richiesti per le imprese che possono chiedere l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali pari all’uno per cento (1%).
Specificato anche il tetto massimo annuale riconoscibile per destinatario: è pari a 50mila euro.
Tra i requisiti, la certificazione riportante il marchio UNI e il marchio dell’ente di accreditamento in conformità alla Prassi UNI/PdR 125:2002.
“I datori potranno usufruire dell’esonero per la parità di genere dal primo mese di validità della certificazione per l’intero periodo di validità della stessa” si legge nel messaggio dell’Istituto.
La richiesta si inoltra tramite procedura tematica “PAR_GEN” secondo quanto specificato nella circolare Inps n. 147 del 27 dicembre 2022 (link).
“Il valore massimo riconosciuto per beneficiario non potrà superare i 50.000 euro annui. L’importo verrà poi comunicato con nota in calce al modulo di istanza online presente all’interno del “Portale delle Agevolazioni”, prima “DiResCo””.
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