Al via misure di tutela della salute dei lavoratori “all’aria aperta”. Bollino rosso, caldo torrido e rischi del cambio del clima: così in 15 Regioni sono scattate le misure volte a tutelare i lavoratori dei settori più a rischio: stop per i lavori all’aperto nelle ore centrali.
A luglio lo stop era stato adottato in 5 regioni, oggi sono 15: Emilia-Romagna, Piemonte, Liguria, Umbria, Toscana, Marche, Lazio, Molise, Abruzzo, Basilicata, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna.
Sono in campo attività di alert istituzionali per “prevenire rischi per la salute e promuovere interventi in favore delle persone più vulnerabili” e consentire di adottare i provvedimenti più opportuni. Il Ministero della Salute in collaborazione con l’Inail pubblica ogni giorno dal lunedì al venerdì alle ore 11 i bollettini relativi alle previsioni sulle ondate di calore in 27 città italiane.
Le ordinanze regionali, vietano il lavoro sotto al sole nelle giornate più calde e nelle ore più a rischio, tendenzialmente nella fascia 12:30-16. Lo stop interessa i lavoratori che svolgono “attività fisica intensa” tra cui i settori agricolo, florovivaistico e dei cantieri edili.
Le misure sono previste fino al 31 agosto.
Risultano attivate anche le procedure di richiesta cassa integrazione per troppo caldo attivabili sia in presenza di un’ordinanza regionale che su impulso delle aziende.
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