È legittimo il licenziamento del dipendente che durante il periodo di assenza per malattia viene sorpreso tramite accertamenti con agenzia investigativa mentre svolge un’altra attività lavorativa. Lo ha stabilito la sentenza n. 2516 del 26 gennaio scorso.
La Corte di Cassazione si è espressa sul caso di un lavoratore licenziato, per motivi disciplinari, per aver lavorato per due giorni presso l’attività commerciale della moglie durante il periodo di congedo per malattia.
Le motivazioni del licenziamento durante la malattia
La Corte ha confermato quanto già espresso dalla Corte di Appello e dal Tribunale in primo grado.
La magistratura ha osservato, da un lato, come tale comportamento possa costituire violazione dei doveri ed obblighi di correttezza, buona fede, diligenza e fedeltà nei confronti del datore di lavoro e, dall’altro, possa pregiudicare e ritardare la guarigione e il rientro in servizio.
Un comportamento che merita il licenziamento.
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