Secondo la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2859 del 31 gennaio 2024, il licenziamento di un dipendente senza concedere il diritto di replica equivale ad un licenziamento nullo per violazione delle procedure previste dalla legge.
Il datore di lavoro, quando procede con un licenziamento disciplinare, deve obbligatoriamente documentare per iscritto le inadempienze contestate al dipendente.
Il lavoratore deve essere informato delle motivazioni che portano al suo licenziamento disciplinare e deve avere il diritto correlato di difendersi presentando una propria contro-argomentazione per iscritto.
Secondo la Corte, questa disciplina non ha solo impatti formali, ma ha implicazioni sostanziali nel diritto fondamentale di difesa del lavoratore. Di conseguenza, se le procedure non vengono rispettate, il licenziamento sarà considerato nullo.
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