Nel periodo 2011-2022 le condizioni del sistema produttivo italiano si sono fortificate. È quanto emerge dal Rapporto dell’Istat sulla competitività dei settori produttivi.
La quota delle imprese “in salute” è aumentata ogni anno dal 2011 fino a superare, nel 2022, il 37 per cento.
L’utilizzo di un indicatore di sostenibilità economico-finanziaria delle imprese (Isef) classifica le società di capitali in quattro gruppi: per le due classi “in salute” e “fragili”, il peso in termini di occupazione e valore aggiunto ha raddoppiato in quasi tutti i settori secondo le analisi dell’Istituto.
Le classi “a rischio” e “fortemente a rischio”, invece, sono passate dal 34,1 per cento del 2011 al 20,4 per cento del 2022. Le seconde mostrano una probabilità di fallimento nei successivi dodici mesi nettamente più elevata rispetto alle unità delle altre classi e passano dal 19,9 per cento del 2011 all’10,4 per cento del 2022 anche per effetto del processo di selezione operato dalla crisi del 2011-12.
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