Dallo sviluppo industriale e le lotte di classe per sancire i diritti, al welfare aziendale per le mamme. Tanta strada in pochi anni. Il 1° maggio, giornata dei Lavoratori, accende il ricordo delle vittime degli incidenti di fine Ottocento a Piazza Haymarket, Chicago.
La ricorrenza fu poi istituita a Parigi nel 1889 dai rappresentanti dei partiti socialisti e laburisti europei. Erano riuniti nella capitale francese per dare il via alla Seconda Internazionale.
Vecchi concetti per nuove sfide
Anni di lotte, rivendicazioni e manifestazioni. E di violenza. Anni in cui il movimento per i diritti dei lavoratori prendeva forma con difficoltà. Da quelle battaglie e da quelle manifestazioni sarebbe, poi, nato il lavoro nella sua accezione moderna.
Nella seconda metà dell’Ottocento in molti, sacrificando anche le loro vite, piantarono dei semi affinché fosse possibile raccoglierne i frutti.
Piante di speranza, nate dal sacrificio. Lo vogliamo ricordare. Li dobbiamo ringraziare.
Dalla fine dell’Ottocento molta strada è stata percorsa e molti diritti sono stati conclamati.
Il lavoro, come interazione sociale, è in evoluzione continua. Una sfida, la ricerca del bilanciamento.
Il 1° maggio: una giornata in cui riflettere su quello che è stato e quello che potrà essere.
Raccogliere le nuove sfide con la consapevolezza di un passato che non deve essere dimenticato.
Nuovo secolo, altre battaglie
Se nell’Ottocento una conquista è stata la giornata di otto ore lavorative, oggi si ragiona sulla settimana super corta.
L’innovazione tecnologica può inoltre condurre verso altri regimi di flessibilità.
Ma la tecnologia va governata.
Rischi e opportunità dell’intelligenza artificiale sono al centro di un confronto epocale.
Tecnologia, equità salariale, riduzione delle differenze di genere e inclusione lavorativa: ecco il Ventunesimo secolo.
Pagine belle e pagine brutte
Se le morti sul lavoro sono un peso, lo smart working è andato a regime.
Se il lavoro nero e lo sfruttamento sono piaghe, la “settimana corta” rappresenta la flessibilità contrattuale.
Se le donne hanno difficoltà a gestire insieme vita familiare e professionale, alcuni meccanismi aziendali di conciliazione sono un passo in avanti.
Dalle lotte operaie al metaverso: quanta strada in pochi anni.
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