Ogni 3 giorni una scadenza: la realtà e il futuro dell’amministrazione del personale 

Tra il primo gennaio e fine marzo i datori di lavoro si sono trovati ad affrontare il periodo più caldo dell’anno: più di una scadenza ogni 3 giorni, tra adempimenti mensili ricorrenti (elaborazione cedolini, f24, uniemens, fondi di previdenza complementare e assistenziali) e la concentrazione dei principali adempimenti annuali (autoliquidazione Inail, prospetto informativo disabili, Certificazione unica).

A questi adempimenti si sono aggiunte delle ulteriori incombenze che hanno tenuto impegnati gli uffici amministrativi delle aziende (come ad esempio la dichiarazione da raccogliere da parte delle mamme lavoratrici per la fruizione del nuovo bonus).

In questa giungla di scadenze e adempimenti di inizio anno si sono districati i datori di lavoro italiani, che guardano con timore alle promesse di semplificazione fatte dal Legislatore, spesso non realizzate.  

Come l’Intelligenza Artificiale potrebbe semplificare la gestione degli adempimenti

Ora, al di là dei numeri impietosi odierni, vorrei volgere lo sguardo al futuro con ottimismo, nella speranza che il legislatore possa fare un cambio di passo, abbandonando la chimera della semplificazione in favore di una vera efficienza.

Il pensiero va immediatamente alle soluzioni di Intelligenza artificiale. Ma siamo pronti a questa innovazione?

In parte lo siamo già, ma in buona parte il percorso non è così semplice. In primo luogo, bisognerà uscire del guado in cui ci troviamo, quello di una rivoluzione digitale che appare incompiuta. In un mondo che si è fatto digitale, siamo ancora troppo legati alla carta, che nella migliore delle ipotesi è diventata un’immagine in PDF che corrisponde alla “fotografia” di quello che sarebbe diventato carta. Il salto è verso la generazione e trasmissione di informazioni nativamente digitali. 

Altro passo è una vera semplificazione che punti all’eliminazione delle ridondanze di dati dichiarati dei dati gestiti.

Pensate alla mole di dati che viene duplicata negli adempimenti mensili e annuali verso i vari enti con cui hanno rapporti i datori di lavoro. Dati che dovrebbero essere comunicati una sola volta e non ripetuti ad enti diversi più volte. Penso sempre a tutti i modelli che rempiamo tutti i giorni. Tutti intestati con gli stessi dati (nome, cognome, data di nascita, etc), quando potrebbero essere univocamente sostituiti dal codice fiscale. Per fare ciò andranno ridisegnate le regole che oggi governano molti processi della pubblica amministrazione. 

Solo su un terreno reso così fertile, potremmo assistere a uno sbocciare di soluzioni, anche di intelligenza artificiale, realmente efficienti. 

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