Il ‘nuovo tipo’? Ha un cuore da 24 qubit

Per risolvere l’impossibile. Salta nel futuro la ricerca quantistica. Una complessa piramide rovesciata impreziosita da sottilissimi fili che trasportano le informazioni e speciali strutture tubulari per raffreddare quasi allo zero assoluto l’oggetto che si trova in punta: il cuore è un processore da 24 qubit. È arrivato il primo computer quantistico italiano a superconduttori. Un tipo nuovo.

‘Il tipo nuovo’ sfrutta le bizzarre leggi del mondo quantistico per risolvere problemi finora impossibili e aprire nuove frontiere della scienza. 

Intelligenza umana e intelligenza artificiale, insieme, possono andare lontano.

La ricerca è stata presentata dall’Università di Napoli, lo sviluppo del computer quantistico finanziato nell’ambito dello Spoke 10 “Quantum Computing” di ICSC – Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing.

Con i suoi 24 qubit, la versione quantistica dei tradizionali bit, il ‘tipo nuovo’ è un punto di partenza avanzato, obiettivo la nuova generazione di macchine capaci nel futuro prossimo di risolvere problemi attualmente impossibili.

“Di questo passo, tra un anno – hanno annunciato i ricercatori – il cuore avrà 40 qubit”.

Il traguardo raggiunto dai ricercatori del centro di Napoli si inserisce in un piano italiano più ampio. 

Quattro i differenti percorsi per lo sviluppo di computer quantistici presso le Università di Roma, Firenze e Padova, e dedicate rispettivamente allo sviluppo di tecnologie basate sull’impiego di fotoni, atomi freddi e ioni intrappolati – e infine Napoli con i superconduttori.

Le ricerche sono state finanziate con i fondi Next Generation UE.

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